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Carducci-Fattori, uno spettacolo!
Data: 05/06/2023
Mancano pochi giorni alla fine della scuola e per l’istituto comprensivo “Giosuè Carducci-Giovanni Fattori” di Rosignano è tempo di bilanci.
Queste ultime settimane sono dense di impegni e di eventi di restituzione per i progetti che hanno caratterizzato questo anno scolastico.
La dirigente Valentina Barsacchi ricorda che, martedì 23 maggio, nel 31° anniversario della strage di Capaci, la scuola insieme ad altre 20 della provincia ha partecipato alla cerimonia finale al teatro “I 4 Mori” di Livorno per la conclusione del progetto sulla legalità , ricevendo i complimenti del provveditore Andrea Simonetti e della questura per il lavoro presentato dalla classe 2°C delle Fattorie sulle vittime innocenti della mafia.
Ma questo è solo l’inizio, perché le iniziative svolte sono numerose, interessano tutti gli aspetti della didattica e richiedono grande impegno da parte di tutti.
Basti pensare, ad esempio, al bellissimo lavoro realizzato dalle scuole delle colline, Gabbro e Castelnuovo, capaci di creare un vero telegiornale. Un mosaico di storia, arte e cultura concentrato in un video, ricco ed interessante, attento ed accurato.
Due sono stati poi i pomeriggi di musica e teatro, realizzati grazie alla collaborazione con le associazioni “Bacchelli” (Elena Ciaffone) e “Geometria delle Nuvole” (Chiara Pistoia). Quest’ultima ha lavorato anche con le classi quinte delle scuole primarie dando vita a percorsi sui vissuti emozionali dei bambini che si sono conclusi con una restituzione che ha coinvolto anche le famiglie.
Il 24 nel pomeriggio nella sala “Bacchelli” del teatro “Ernesto Solvay” ci sono stati i saggi di strumento e canto, seguiti dai prof. di musica Ciompi, Guerrini e Simoncini, attività a cui l’istituto dedica da tempo molte risorse dell’offerta formativa. Alla presenza dei genitori si sono esibiti singolarmente ragazzi e ragazze delle medie “Fattori” mostrando passione e talento. Oltre a molti insegnanti, era presente anche la dirigente, che ha fatto i complimenti al termine delle esibizioni, sottolineando come valorizzare e coltivare il talento dei ragazzi sia fondamentale, perché saper suonare uno strumento, come cantare, rappresentano competenze che si non perdono nel corso della vita.
“Se poi di successo formativo – spiega Valentina Barsacchi – vogliamo parlare, il riferimento è, indubbiamente, a ‘Tessitori di Emozioni’ in teatro, giovedì 25, che ha coinvolto tutto l’Istituto dai bambini di 5 anni delle scuole dell’infanzia ai ragazzi della secondaria, dove la capacità degli attori e dei musicisti, alcuni per la prima volta sul palco, ha commosso il pubblico composto da insegnanti, genitori e dagli amici, e ha restituito il senso sia dello spettacolo sia dei brani musicali suonati dal vivo”. Centrale è stato l’accento sul bisogno di esprimere e condividere le emozioni per sentirsi più vicini agli altri, prendendosene cura e per crescere più consapevoli.
“Il viaggio di TU.771” proposto sul palcoscenico è la storia di un viaggio, intimissimo e collettivo a un tempo, nato da una situazione di isolamento frenetico ed artificioso ad una riappropriazione di sé e della propria consistenza umana, fatta di azione, presenza, ricordo, riconoscimento reciproco ed espressione emotiva. In sintesi, è un viaggio dal “numero” al “racconto”, e dal racconto al gioco. Ispirato a quanto emerso nel laboratorio di teatro e scrittura creativa, curato da Chiara Pistoia e Alessandro Biagetti, “Il viaggio di TU.771 ha proposto una rilettura del platonico mito della caverna in versione “Gen. Z”, raccontato da e per i ragazzi.
Come non parlare dei piccoli dell’infanzia che hanno cantato disinvolti, poi seguiti dai bravissimi alunni delle quinte.
Eccezionale è stata la band delle Fattori che, con sicurezza, si è rivelata la padrona insuperabile del palco.
“Se volevamo emozionare – conclude la preside – ci siamo riusciti, se temevano di emozionarci... è successo anche quello. La soddisfazione è
stata tanta per tutti, alunni, insegnanti, genitori e per me, perché quando bambini e docenti, attori e registi si armonizzano per dar vita a qualcosa di nuovo e di bello, di magico e di condiviso, il senso di appagamento è grande, premia l’impegno e il sacrificio. Se educare all’arte è un modo per educare al bello, allora pensiamo di essere....sulla strada giusta.
La dirigente scolastica Valentina Barsacchi e Michele Falorni